Lympha, letteralmente “acqua limpida”, significa anche vigore, energia e nutrimento. Tre caratteristiche necessarie all’ispirazione artistica. Ispirazione composta da pensiero e atto creativo nel quale Walter Turcato ci conduce e che nel suo progetto fotografico hanno una duplice valenza. Da un lato emerge la componente estetica mentre dall’altro il concetto filosofico. Ricerca di bellezza ed armonia attraverso forma, immagini e contenuto. 

All’osservazione d’insieme colpisce la presenza del legno. Un utilizzo preponderante. Materia prima e soggetto principale di cornici, supporti e molte immagini. Una ricerca spaziale dove, oltre alle fotografie classiche, sono esposte strutture tridimensionali ottenute grazie ad un gioco di somme, sovrapposizioni, composizioni e scomposizioni, con lo scopo di accentuare la matericità e la somiglianza alla realtà visibile. Superfici rugose come le cortecce e le pareti di roccia, così come le tavole di legno usate per la stampa che con le loro nervature diventano, insieme ai pigmenti di colore, parte integrante e viva dell’opera. Un’idea originale, che avvicina molto queste fotografie ai dipinti medioevali prima che gli artisti iniziassero ad utilizzare la tela in sostituzione delle tavole lignee, creando un interessante fil rouge con la pittura. 

Non una mimesi della natura bensì un’interpretazione. Non una descrizione oggettiva ma emozionale, concettuale. Natura che diventa luogo interiore con una connotazione intimista. Un percorso emotivo e di scoperta. Un luogo silenzioso che ci allontana dalla frenesia della vita di oggi. Non solo legno ma anche alberi, tronchi, foglie, radici, muschio, fiori e la contrapposizione di forme naturali con manufatti e segni dell’uomo a creare un’antitesi ma anche un dialogo. Caratteristica comune di tutte le immagini è la presenza di strutture – sia ambientali che artificiose – che direzionano il nostro sguardo ed il nostro pensiero, fanno scorrere la nostra lympha. Soggetti rassicuranti come le case ma anche perturbanti come una staccionata con il fil di ferro e frecce che indicano direzioni opposte. Fiori sbocciati oppure rami secchi e tronchi spezzati ad evidenziare la bellezza e la forza così come la caducità e la fragilità della vita. Il tutto rafforzato dai contrasti cromatici. Immagini dai colori accesi e luminosi in confronto con colori tenui o anche il bianco e nero. 

Tutto ci trasporta verso un fluire di emozioni e di sentimenti in una comunione tra uomo e natura suggerendo stati d’animo. Una fotografia da vedere ma soprattutto da percepire. 

Dott.ssa Monica Mazzolini 
Storico della fotografia Fiaf  – Lettore della fotografia Fiaf

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Mostra Riconosciuta FIAF con n°D6/2019