LO SPECCHIO

fotografie di DANIEL MURTAGH
Le due mostre allestite al Museo, raccontano il lavoro di Daniel Murtagh, fotografo ritrattista dal 1995, che dopo essersi diplomato al Pratt Institute di Brooklyn, si è trasferito nel New Mexico e successivamente a San Francisco, dove ha trascorso i successivi sette anni definendo uno stile di lavoro che continua ad evolversi.

Come creatore cerca un’esperienza, cercando di far entrare lo spettatore in una narrazione cinematografica. E’ un fotografo ritrattista che vede in un volto particolare un’opportunità per esprimere qualcosa di personale e allo stesso tempo potenzialmente universale.

Considera il ritratto una finestra sul mondo personale, dove il familiare si fonde in modo onirico con l’espressivo e le possibilità talvolta surreali della psiche. Il ritratto può trasformarsi in un simbolo o un archetipo attraverso il quale qualcosa di spirituale può essere definito, pensato o espresso. Il fotografo cerca di rivelare qualcosa radicato in ogni persona, il desiderio di un luogo di solitudine, il risveglio o la connessione con il divino. È un ideale che tenta di avvicinare lo spettatore alla propria umanità.

Daniel Murtagh lavora secondo la tradizione romantica che, in un’epoca come la nostra, può essere considerata un po’ datata. Eppure il mondo ha fame di ciò che è stato messo da parte dall’arte che pretende di essere un riflesso della società attuale in tutta la sua complessità e i suoi drammi moderni. L’importanza della bellezza risiede nelle possibilità che vanno ben oltre l’estetica o la cultura. I momenti ideali di verità e bellezza non sono realmente lo scopo esclusivamente dell’arte ma di un approccio creativo alla vita. Ciò che è vero in un ritratto è bello semplicemente perché è stato rivelato, gli è stata data voce. Estendere le proprie idee e virtù per perfezionarle, per generare ciò che si spera possa essere rispecchiato. Questo è un tipo di devozione. Questa prospettiva è il nostro diritto di nascita, la nostra origine. Quello che Robert Johnson chiamava “Il mondo dorato”. C’è una dignità che può essere raggiunta attraverso il processo di realizzazione di un ritratto. L’umanità non ha bisogno di essere elevata, ma semplicemente vista pienamente, apertamente. In questo modo l’autore sta creando uno spazio per esprimere ciò che vede nel soggetto. Questo luogo nasce dal desiderio di esprimere la sua prospettiva, attraverso le scelte che attua tramite l’illuminazione e l’atmosfera, che derivano dalle influenze della pittura, del cinema e della musica. Influenze che fungono da guide o personaggi come in un teatro. Questo è il dramma umano incorniciato da un ideale. La bellezza non è semplicemente forma. La bellezza è realizzazione, è evoluzione, è spirito. È una consolazione e una degna aspirazione. La bellezza in un ritratto non è il messaggio ultimo, è il messaggero.

Daniel Murtagh ha lavorato su incarichi per riviste come Soma, San Francisco, Health, Splash, Men’s Health e Hippocrates, e il suo lavoro è apparso su Elle,  Shots,  American Photographer, Vestal e  Photo Icon. Le sue immagini sono apparse su oltre 80 copertine di libri. Nel 2000 è tornato nella sua nativa New York. Nel 2013 Daniel ha esposto alla mostra Month of Photography a Denver Co. ed è stato uno dei curatori a Denver nel 2015, nonché espositore dell’evento. Più recentemente ha esposto in una mostra personale alla Wild Project Gallery di New York ed è attualmente rappresentato dalla Galleria Cabinet des Curieux di Parigi. Le mostre recenti includono: VIERHEIM GERMANIA Kunstraum Gerdi Gutperle “Moments of Metamorphosis”  TIMISOARA ROMANIA Mansarda Gallery ”Metamorphosis Beyond Silence” e  ARCADIA CONTEMPORARY Gallery New York NY Mostra collettiva. Oltre alla fotografia, lavora nel cinema e nel suono. Ha realizzato sei film, tra cui Il Giudizio Universale è stato proiettato al Museo dell’Ermitage a San Pietroburgo, in Russia. Le composizioni musicali di Daniel possono essere ascoltate sotto il nome “Exhiles” su Spotify e “The Golden world” su Spotify e Band Camp. Vive e lavora tra l’America e Berlino.

Inaugurazione sabato 09 marzo ore 17.00
mart-merc-giov 9-12
sabato e domenica 16-19

ingresso libero