“UNO SCATTO DENTRO L’INFINITO”
Essere coppia oggi tra speranze, progetti e fragilità quotidiane
La mostra “UNO SCATTO DENTRO L’INFINITO” mira a rappresentare attraverso un singolo scatto, l’intensità e la singolarità che caratterizza la relazione di coppie che insieme stanno costruendo un progetto di vita.
Ciascuna coppia ha scelto un oggetto che simbolicamente rappresenta la loro relazione, descrivendo le motivazioni della scelta attraverso un breve testo descrittivo. Il testo accenna a come è nata la loro relazione, su quali elementi di condivisione si è strutturata e qual è il loro progetto di coppia, partendo dal desiderio di condividere la vita assieme e dall’infinito che c’è dentro ciascuno.
Il desiderio è dare un respiro positivo all’immagine della coppia, evidenziando come vi siano giovani che desiderano costruire relazioni solide e profonde, rappresentando un esempio fiducioso per tante coppie in difficoltà (pensiamo a tutti i casi di relazioni violente e malate di cui sono testimoni le testate giornalistiche e che giungono ai nostri servizi ospedalieri, tra i quali il Servizio di Psicologia Clinica, che ha contribuito a promuovere la mostra, e i diversi Servizi di Pronto Soccorso dell’AOUI) o la difficoltà che spesso hanno gli adolescenti nel trovare figure positive con cui identificarsi.
Chi vedrà questa mostra potrà ritrovare in parte sé stesso, rispecchiandosi nelle storie narrate, ma potrà trovare anche elementi di speranza e di bellezza, in un’epoca di incertezza e fragilità dei legami come quella che stiamo attraversando.
Ardigò Giomarelli & Alfredo Manfron Members of the Circolo Fotografico Veronese for many years, of which they have also held positions in the board. Together they won a stage of the Portfolio Italia 2022 with a project similar to the one presented in this exhibition. They have participated in numerous solo and group exhibitions. They prefer human and social themes by activating projects that last a long time and with the participation of many subjects. In recent times, experts in the psycho-anthropological field have also been added to the photographic projects for the conceptual construction of the message.
Ardigò Giomarelli & Alfredo Manfron Soci del Circolo Fotografico Veronese da molti anni, di cui hanno rivestito anche incarichi nel direttivo. Assieme hanno vinto una tappa del Portfolio Italia 2022 con un progetto simile a quello presentato in questa mostra. Hanno partecipato a numerose mostre personali e collettive. Prediligono temi umani e sociali attivando progetti che si protraggono per molto tempo e con la partecipazione di molti soggetti. Negli ultimi tempi ai progetti fotografici si sono aggiunti anche esperti dell’ambito psico antropologico per la costruzione concettuale del messaggio.
“A SHOT INTO THE INFINITY”
Being a couple today between hopes, projects and daily fragilities
The exhibition “A SHOT INTO THE INFINITY” aims to represent, through a single shot, the intensity and singularity that characterizes the relationship of couples who are building a life project together.
Each couple has chosen an object that symbolically represents their relationship, describing the reasons for their choice through a short descriptive text. The text mentions how their relationship was born, on which elements of sharing it is structured and what their project as a couple is, starting from the desire to share life together and from the infinity that is inside each one.
The desire is to give a positive breath to the image of the couple, highlighting how there are young people who want to build solid and deep relationships, representing a confident example for many couples in difficulty (think of all the cases of violent and unhealthy relationships that are witnessed by newspapers and that reach our hospital services, including the Clinical Psychology Service, which helped promote the exhibition, and the various Emergency Services of the AOUI) or the difficulty that adolescents often have in finding positive figures with whom to identify. Those who see this exhibition will be able to find themselves in part, reflecting themselves in the stories told, but will also be able to find elements of hope and beauty, in an era of uncertainty and fragility of bonds like the one we are going through.
