La mostra fotografica intitolata “Radiosa” esplora la forza e la resilienza femminile attraverso una serie di scatti intensi in cui ogni fotografia racconta il percorso intimo di una donna che ha vissuto una vita velata, racchiusa in una ‘conchiglia di dolore’ e che solo in seguito è riuscita a trasformare il dolore in una forza che ispira e a riconoscere la bellezza del coraggio silenzioso, spesso invisibile.
Gli scatti eterei, su sfondo bianco, sono simbolo di una visione di speranza per chiunque stia attraversando un periodo doloroso; sono presagio di luce, uno spazio di riflessione e conforto, una tela bianca in cui ciascuno può riscrivere la propria rinnovata esistenza.
Giusi Nicolosi
Radiosa
quando sorridi così alla vita
riconciliata con te e con il mondo
ramata i capelli
gli occhi due fari di luce calda
la bocca con un filo di rosso
i seni discreti sotto un mare azzurro
Radiosa
quando capisci
che sei come Venere
quando rinasci
uscendo dalla tua conchiglia di dolore
e mordendo la vita
che ancora
ti abbraccia.
Antonella Bufalo
Salvo Valenti è fotografo per passione. Versatile e polivalente ha attraversato tutti i generi fotografici, avvicinandosi maggiormente al fotoreportage e alla streetphotography. La sua abilità nel percepire, interpretare e trasmettere emozioni lo porta a osservare ciò che è invisibile a molti, trasformandosi in un narratore visivo. Ha partecipato a diverse collettive e mostre personali come “Oltre il nitido”; ha realizzato due racconti fotografici presso l’Istituto Casa di Riposo: “Io sono Lucia” dedicato ad una giovane donna e “L’attesa” dedicato ad anziani; un reportage “Campo Rom” a Palermo.
Ha pubblicato un volume, “U Ciarduni”, (Kalós Edizioni) realizzato all’interno del carcere palermitano dell’Ucciardone reportage emozionante di quotidianità e atmosfere del luogo detentivo.
resilienza e coraggio silenzioso della rinascita
Marina Finettino modera l’incontro con Antonella Bufalo, Gisa Maniscalco, Patrizia Mantegna e con il fotografo Salvo Valenti
6 DICEMBRE 2024 ore 18.30 in visione le foto di Salvo Valenti
