Per il fotoamatore siciliano l’Etna (a’ Muntagna, il Mongibello) è un tema imprescindibile dal suo immaginario fotografico. Il catanese, in particolare, la vede ogni giorno, all’alba come alla sera e, incredibilmente, constata che la conoscenza che ha maturato durante la propria vita è ancora insufficiente a rivelarla del tutto. La fotografia lo ha, indubbiamente, aiutato in questa scoperta: lo ha costretto a vederla nel contesto isolano, a studiarla come fenomeno naturale del pianeta, a scoprirne la mutevole altezza, a decifrarne il tempo e la storia… ai primi fotografi indigeni, che realizzavano immagini di tipo scientifico o ludico, si accostano eccellenti fotografi

del continente che dispongono di mezzi più moderni e più leggeri. Ma è il grande Enzo Sellerio che, realizzando un prezioso lavoro sui “Paesi dell’Etna”, costringe i fotografi a ragionare in termini scientifici, storici, antropologici, culturali. Dopo di lui prestigiosi fotografi come Scianna, Leone, Minnella, Pitrone, Parrinello, Barbagallo, Zinna, Garozzo, Fichera, Sambataro e, più recentemente, i fratelli D’Agata, hanno guardato all’Etna come a uno specchio della loro identità siciliana e come ad una finestra dalla quale affacciarsi sul mondo. Il riconoscimento concesso dall’Unesco ha provocato un desiderio di maggiore conoscenza di questo vulcano che ha prerogative e peculiarità (in senso geologico, biologico, botanico, faunistico) pressoché uniche continuamente arricchite dalla vivacità degli abitanti che, da sempre, hanno deciso di convivere con una montagna così bizzarra (è pur sempre un vulcano).I fotografi del Le Gru, come vedete, volano sulle pendici del vulcano con i loro obiettivi raccogliendo testimonianze, documentazioni, eventi, storie utili al loro bisogno di capire, utili al loro desid

erio di condividere quanto scoperto. Volano sulla neve, sulla lava, sul fuoco, dentro i boschi, tra le nuvole. Volano nel presente e nel passato fiduciosi che l’immagine raccolta non è e non sarà mai l’ultima. Volano perché l’aquila è tornata a nidificare sull’Etna e loro sono le Gru che volano in gruppo, riconoscendosi a vicenda nell’avventura della visione, nella fotografia come dimora dello sguardo.

Uno sguardo da innamorati come quello per la propria compagna, per l’amante, per la madre e, quindi, per la nostra Montagna.

Pippo Pappalardo

Espongono:

Giuseppe Amenta, Nuccio Auteri, Salvo Badalà, Palmina Barbagallo, Gaetano Bonanno, Alfio Bottino, Francesco Butano, Gianfranco Consiglio, Arturo Cosentino, Antonio e Lorenzo D’Agata, Alessio Drago, Pippo Fichera , Roberto Fichera, Paola Garofalo, Stefano Giacometti, Fabrizio Lo Faro, Grazia Musumeci, Ferdinando Portuese, Rosa Salvia, Cirino Sambataro, Daniela Sidari, Antonio Spampinato, Pietro Urso e Serena Vasta.

Info: www.fotoclublegru.it – e-mail presidenza@fotoclublegru.it

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Galleria FIAF – Le Gru, Corso Vittorio Emanuele, 214 – Valverde (CT)
dal 10 maggio al 28 giugno 2019, tutti i venerdì non festivi.
dalle ore 20,00 alle ore 22,00