RACCONTO DELLA MOSTRA
PORTATORI DI ZOLFO
E’ ancora buio quando scendo tra le rocce ,nel cratere del vulcano Kawah Ijen sull’isola di Giava..I minatori stanno già lavorando e io inizio a scattare a 25.600 iso. Il vento trasporta i fumi di zolfo con turbinii imprevedibili e questo mi costringe ad indossare una maschera antigas.
Alle prime luci dell’alba mi appare uno spettacolo mozzafiato. Un lago verde smeraldo,temperatura dell’acqua 35°, ph 0,5 , praticamente acido solforico e intorno un inferno dantesco.
Tra i blocchi giallo fluorescente spaccati e trasporti a mani nude, seguo il lavoro pericoloso dei minatori.Sono circa 350 quelli che lavorano qui, ma resta difficile dire quanti ogni giorno salgono e scendono dalle pareti del vulcano. Ognuno raccoglie per sé e sta a ciascuno decidere quando e quanto lavorare. La fatica massacrante non permette a un portatore di scendere per più di due settimane al mese.Le ceste colme di zolfo possono pesare anche 80 kg.
Il dislivello è di circa 250 mt e viene colmato da una sorta di catena umana. Una volta sul colmo , si scende fino alla stazione di pesa ,dove i minatori lasciano il carico e vengono pagati. Un minatore guadagna circa 12 $ al giorno.
Alla lunga, sono i polmoni la piaga di questi uomini, i fumi di zolfo li disfano poco alla volta, così acidi da attaccare anche pelle e denti. E a questo consumo lento si sommano gli incidenti , nel Kawah Ijen sono morte 74 persone negli ultimi quarant’anni.Succede quando la pressione dei gas che bruciano sotto la crosta dal cratere è troppo forte e ventate improvvise di zolfo spaccano le pietre e investono i lavoratori. Allora non c’è scampo.
MONTINI GIULIO
Nato a Como nel 1961,ha lavorato come tecnico industriale in una azienda tessile comasca.
Si avvicina alla fotografia a metà degli anni 80.
Le prime fotografie sono di tipo creativo,naturalmente con metodo analogico,
filone che è proseguito dal 2000 in poi,con l’ausilio del computer.
Da qui nasce il primo lavoro creativo, “Omaggio a Magritte”.
Il primo viaggio in India è del 94 e da quel momento inizia la passione per il
reportage che lo porterà a fare lavori in Marocco,Tunisia,Thailandia,Cina,Romania,Islanda,Turchia,Indonesia,Corea del sud,
Etiopia ,Madagascar,Vietnam,Cambogia,Sud Sudan,Bangladesh,diverse capitali europee,ancora,Nepal nel 2010 e 2011 e sette volte in India,tra cui il maxi Kumba Mela nel 2013.
Risale al 93 l’iscrizione alla FIAF e la partecipazione a concorsi nazionali
ed internazionali.
Per gli ottimi risultati ottenuti,gli vengono conferite diverse onorificenze,
AFI ,IFI, EFIAF/P ,EFIAP/D3 e MFIAP.
Nella classifica della federazione italiana di tutti i tempi è al primo posto, con 5.875 ammissioni.
Nella sua carriera ha avuto diverse decine di pubblicazioni su riviste e libri
fotografici nazionali ed esteri.
Nel 2019 pubblica il suo primo libro “ PEOPLE “
15 partecipazioni alla coppa del mondo con la federazione italiana,
delle quali ,cinque volte campione del mondo e due volte medaglia d’oro.
Tra gli oltre 2000 premi vinti vale la pena ricordare:
Miglior autore nei più prestigiosi circuiti italiani,Gran tour delle colline,Chianti roads,Jewels,Tuscany,Natura world,Costa etrusca,Bell’Italia,Trofeo Cupolone.
1° Sez. Colore al SIPA Siena International Photo Award 2015 – Italia
3° al Nikon Photo Contest – Giappone ,
1° nel Al-Thani photographic award in Qatar ,
3° nel Emirates Photographic Competition ad Abu Dhabi
1°, Hipa contest “The Challange” in Dubai
1°, The weather photographer of the year 2021 – UK
44, Blue Pin di Best Author in concorsi internazionali