Stefano Ronchi

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La fotografia naturalistica è fatta di attimi irripetibili. L’interazione che si crea tra l’immagine e la natura stessa genera una perfetta simbiosi tra il mondo animale fuori e quello dentro lo sguardo del fotografo. Un vero spettacolo fatto di colori e movimento, ricco di atmosfere che fanno si che l’osservatore si senta immerso nel momento fotografato.

Inizio la mia avventura fotografica nel 1978 con l’acquisto della mia prima macchina fotografica, ma, come tutte le attività iniziate in giovane età, ne abbandono velocemente l’utilizzo. Contrariamente alla maggior parte degli appassionati di fotografia ho cominciato a fotografare leggermente tardi, precisamente otto anni fa. Da allora non passa giornata che la fotografia non sia una parte fondamentale della mia vita quotidiana. Spesso mi chiedono, e mi chiedo, che cosa sia per me la fotografia.

Credo che la fotografia sia arte sia scrivere con le ombre e disegnare con le luci

sia fermare quel momento che per me rappresenta un mondo, il mio mondo;

credo sia il mio bisogno di comunicare, di manifestare agli altri quello che la mia voce non può esprimere ma che la mia anima racchiude; 

sia saper leggere e scrivere oltre l’immagine stessa.
Ho scelto di osservare gli animali, gli esseri più indifesi.

Ho sempre amato la loro innocenza.

Ho sempre ammirato l’eleganza dei loro gesti. Ho sempre cercato di fermare quell’attimo in cui la potenza si unisce alla grazia, la forza alla dolcezza, l’ingenuità alla scaltrezza. Vorrei, attraverso i miei scatti, far capire la bellezza della loro esistenza, del loro saper donare “sentimenti”.

Fotografare l’anima degli animali e ricongiungerla a quella degli uomini è ciò che mi muove.

Se in qualche modo i miei scatti faranno si che gli uomini si avvicineranno al mondo animale con rispetto e faranno scoprire loro la meraviglia in esso ancora nascosta, allora il mio entusiasmo fotografico diventerà ancora più tenacemente motivo della mia avventura.

Non ho mai frequentato un corso di fotografia e nemmeno letto un libro di tecnica fotografica, i miei scatti sono solo il risultato di tanti errori fatti e di molto istinto. Spesso non sai come imposti la tua macchina fotografica o come scegli l’inquadratura, ma è come se tu sapessi che non esiste altro modo che quello per immortalare l’attimo che hai davanti agli occhi.

La mia fotografia è fatta di attimi irripetibili, in cui niente è costruito ma solo donato dagli animali stessi.