365 alle 5 
Radicofani, provincia di Siena, primo gennaio 2018: il sole è tramontato oltre la collina e le nuvole si spargono nel cielo ancora azzurro. E’ il primo giorno dell’anno, la prima fotografia di un progetto di 365; alle cinque della sera, l’ora del tè e di Garcia Lorca, o più semplicemente un attimo nella vita quotidiana. “365 alle 5” è iniziato come un divertimento, è diventato una scommessa, si è trasformato in un progetto: le immagini, realizzate con una macchina fotografica compatta per accentuare il taglio “minimalista”, si sono progressivamente raffinate e cadenzate in diverse tematiche: la natura, l’architettura, le opere d’arte, murales e graffiti, le frasi scritte sopra un muro (“la poesia è morta e tu sei sopravvissuto”, 12 gennaio); la bellezza di Firenze e dei suoi monumenti. Tutte le fotografie hanno uno sviluppo orizzontale, e questo permette una visione omogenea e rende possibili le combinazioni. Levanto, in Liguria, 31 dicembre: il percorso si chiude davanti all’ultimo tramonto; ancora nuvole che si spargono in cielo, e il mare fino all’orizzonte.

Tutte le immagini, realizzate con una macchina fotografica compatta Leica per accentuare il taglio “minimalista”, hanno uno sviluppo orizzontale, e questo permette una visione omogenea e rende possibili le combinazioni; nel corso del tempo,  si sono progressivamente raffinate e cadenzate in diverse tematiche: la natura, l’architettura, le opere d’arte, murales e graffiti, le frasi scritte sopra un muro (“la poesia è morta e tu sei sopravvissuto”, 12 gennaio); la bellezza di Firenze e dei suoi monumenti. 

Massimo D’Amato

Nato a Pisa 21/11/1954. Fotografo professionista dal 1981, giornalista pubblicista. Gli ultimi progetti: le mostre fotografiche “Alberi e Acqua” (2018, Fiesole), “Le Pulci Scomparse” (2016, Firenze) “AbbanDonarsi” (2015, Azienda Sanitaria di Firenze), “Lontano da Touba Misticismo islamico tra Senegal e Italia (2012, Università di Firenze); in precedenza, i volumi storico/fotografici “La fabbrica di Boccadarno – Storia della Motofides a Marina di Pisa  (Felici Editore 2008). “Vite Narrate – Vicende e Passioni a Bagno a Ripoli nel 900 ” (Protagon 2007), “Un paese minerario e la sua cooperativa di consumo” (Polistampa 2007) e altri progetti di mostre fotografiche. Nel 2012 ha partecipato alla 1ere Biennale Internationale Casablanca con una serie di immagini realizzate in Marocco.  

MASSIMO D’AMATO – FOTOGRAFO PROFESSIONISTA DAL 1981 – GIORNALISTA PUBBLICISTA DAL 1995

Fotografia artistica Da qualche anno ho iniziato a occuparmi di progetti di arte, diventati progressivamente la principale attività; alcune iniziative: 1ere Biennale Internationale (Casablanca, giugno 2012), “La Biblioteca Alexandrina”, collettiva a cura di Alessandra Borsetti Venier (Firenze, dicembre 2012), “Multiples Emotions Photografique”, collettiva a cura di Mostapha Romli (Casablanca Sofitel Tour Blanche, luglio 2013), “Ifitry: Artisti tra Italia e Marocco”, collettiva a cura di Mostapha Romli (Pisa, aprile 2015), “Rosso di Donna”, collettiva a cura di Alessandra Borsetti Venier (Prato, dicembre 2016), “Le Pulci Scomparse” – Circolo degli Artisti Casa di Dante (settembre 2016), “AbbanDonarsi” – XXV Rassegna internazionale Incontri d’Arte a cura di Alessandra Borsetti Venier (Pontassieve giugno/agosto 2016), “Esposizione Universale” collettiva a cura di Claudio Cosma (Firenze, marzo 2017), “Fotografia Europea in via Roma” (Reggio Emilia, maggio 2017), “Esposizione Universale” collettiva a cura di Claudio Cosma (Firenze, marzo 2017) “La fotografia a Firenze nel secondo dopoguerra, origini e sviluppo” conferenza di Anna Maria Amonaci (Firenze, novembre 2017). Nel prossimo mese di maggio, esporrò a LeicaStore di Firenze una selezione del progetto “365 alle 5” – diario fotografico del 2018.

 


gli orari apertura mostra sono: lu: 14-19; ma-sab 10-13/ 14-19. 

Domenica Chiuso. 

La mostra sarà dal 17 maggio al 17 giugno.
L’inaugurazione sarà il 17 maggio alle ore 17.