Tornare

E quando i denti della sega cominciano a mordere il legno sprigionandone i profumi, le essenze, gli umori della sua natura; quando il filo delle lame delle pialle accarezza la superficie facendone fiorire il truciolo lungo e asciutto; quando la punta del trapano inizia a modulare la penetrante armonia del suo canto, allora io ridivento bambino e torno, con la memoria alla mia infanzia dove nei laboratori dei mastri d’ascia cercavo legnetti per i miei giochi, “vampugghe” per i miei fuochi, segatura per asciugare quanto il mio stomaco rigettava. E il mastro d’ascia era lì, inconsapevole che tanto suo lavoro, tanta arte, alimentavano i miei sogni e la mia fantasia.

Una giornata speciale quella in cui Bianca e Aldo, esuli istriani, decidono di tornare alla loro casa. Tutto è stato lasciato così a Strugnano da quel febbraio del 1947 in cui l’Istria è stata ceduta alla ex Yugoslavia.

Una finestra rotta, un cortile, il muro di fronte, niente più ha le sembianze di casa. Flash di memoria riportano alla mente l’infanzia e la giovinezza vissute tra quelle pareti piene di crepe e di ragnatele. Ma anche le sparizioni, le foibe e la paura che li spinse alla fuga verso un futuro incerto. Rivivono in silenzio il loro passato, perchè il racconto non può coinvolgere emotivamente chi non ha visto, sentito e pianto. “ È un ricordo, quello dell’Istria, destinato a sopravvivere, nell’animo di chi più non vi risiede, per il fuggevole momento di una sola generazione, l’ultima rimasta”. (Eugenio Scalfari dalla prefazione al libro di Gianni Giuricin
“ Istria maledetta”)

Tradurre in immagini le loro memorie è stato un po’ come profanare i loro sentimenti più intimi e per questo ringrazio Bianca e Aldo Paoli per la grande disponibilità a rivivere quei momenti che sono appartenuti anche ad altri 300 mila esuli istriani sparsi in tutto il mondo.

Mariagrazia Beruffi

Luogo: Galleria FIAF – Le Gru, Corso Vittorio Emanuele, 214 – Valverde (CT)

Orari di apertura della Galleria: dalle ore 20,00 alle ore 22,00